Roma, 19 maggio 2015
Al Sig. Capo di Gabinetto del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dott. Mauro Bonaretti
Ing. Alberto CHIOVELLI
Direttore Generale del Personale
A valle della procedura di conferimento degli incarichi per il personale dirigente del Ministero Infrastrutture e Trasporti, la scrivente Organizzazione sindacale evidenzia alcune criticità che potrebbero inficiare lo svolgimento della procedura secondo criteri di trasparenza ed efficienza dell’azione amministrativa.
Nel corso dell’ultima riunione del 5 maggio u.s., la S.V. aveva evidenziato che non c’erano ancora indicazioni sui criteri di assegnazione delle 24 posizioni rimaste vacanti a seguito della procedura di interpello, dal momento che il Ministro Del Rio, appena insediato, non aveva ancora fornito indicazioni in tal senso.
Desta qualche perplessità, quindi, il fatto che solo qualche giorno dopo sia iniziata la pubblicazione di diversi interpelli per singole posizioni dirigenziali di seconda fascia, ai sensi dell’art.19, comma 6, del D.Lgs. 165/2001 (tre, ad oggi), prima che la circostanza fosse stata messa a conoscenza delle OO.SS., per esempio nel corso della prossima riunione, già convocata per il 21 maggio p.v..
Non si comprende, infatti, quali siano stati i criteri che hanno portato a selezionare alcune sedi piuttosto che altre, e quali saranno i criteri di valutazione del curriculum pervenuti.
Si chiede, quindi, una puntuale informazione in merito, anche relativamente ai criteri che saranno adottati per la copertura delle restanti posizioni dirigenziali vacanti, ed all’eventuale ricorso a figure professionali esterne al Ministero.
Come è noto la scrivente ha più volte segnalato le criticità connesse al conferimento di incarichi dall’esterno attraverso l’attivazione dell’art. 19 c 6 favorendo, invece, una soluzione che prenda in considerazione la possibilità di attingere ad una graduatoria ancora vigente nel Ministero ovvero esplorare la disponibilità di eventuali mobilità da altre Pubbliche Amministrazioni.
Si segnala, inoltre, che si è ancora in attesa di una risposta concreta in ordine alla decurtazione della retribuzione di posizione variabile, subita da alcuni dirigenti del nostro Ministero, essendo pervenuta, da parte di codesta Direzione del Personale, soltanto una generica rassicurazione in ordine alla rifusione di quanto arbitrariamente trattenuto.